All’improvviso, in primavera. Così è spuntato un nuovo disco dei Leatherface, inatteso come un vecchio compagno di studi scomparso negli anni post-università. Dopo un periodo di silenzio il poeta punk più irriducibile di questa parte dell’emisfero si rifà vivo con un disco all’altezza dei suo fasti passati. Frankie Stubbs è ormai entrato nei 50 ma non ha perso un’oncia della sua originale combinazione di ruvidezza e dolcezza. Ascolto consigliato per quelli belli dentro.
C’é anche una canzone “my heart is home” : tono su tono con il tuo blog!
Ciao
Anna
Non mi era sfuggita…è pure bella.