E’ finalmente disponibile online l’intero archivio di Diario, il settimanale che per circa un decennio ha rappresentato un modello di giornalismo d’inchiesta in Italia. La testata ha chiuso i battenti lo scorso anno, dopo un travaglio di un paio d’anni seguito allo sfaldamento del gruppo redazionale fondatore, al cambio di direttore e al passaggio alla cadenza quindicinale. Per anni mi sono chiesto perché non si potesse disporre in rete del prezioso materiale del giornale. Finalmente qualcuno ha posto rimedio a questa mancanza. Grazie all’iniziativa di un gruppo di ex collaboratori e persone vicine a quel progetto, tra cui l’editore Luca Formenton e l’ultimo direttore Massimo Rebotti, ora l’idea di Diario è lo stimolo alla nascita di DUST. I promotori spiegano così l’iniziativa: “Dust è un esperimento, perché l’obiettivo di realizzare informazione e inchieste pensate per il web si traduce in una continua ricerca di linguaggi incrociando contenuti, supporti e media. Dust si rifà alla tradizione giornalistica di Diario, la testata fondata da Enrico Deaglio, di cui mette a disposizione l’archivio completo di 13 anni di inchieste e reportage e di cui riproporrà i contenuti legandoli a temi di attualità”.
P.S. Settembre 2014: in una data a me imprecisata il sito è stato chiuso. La polvere potrà quindi completare il suo lavoro!