Il governo britannico ha approntato un programma di investimento di 62 milioni di sterline (72 milioni di euro) per sviluppare la mobilità ciclistica (lo riferisce il Guardian). E’ il più grande investimento sulla bicicletta mai adottato da un governo di quel paese. Lo sottolineo perché questo dimostra che, diversamente da quello che molti pensano in Italia, la bicicletta non è un mezzo per gente “di sinistra”, per “alternativi” vecchi e nuovi, per anziani soli o immigrati senza patente. Al governo in quel paese sono in questo momeno i conservatori assieme ai liberali.
La bicicletta è un mezzo per tutti, il cui utilizzo aiuta tutti, anche quelli che non possono usarla e devono muoversi con altri mezzi. E’ facile da capire. Se si riduce il numero di automobili in circolazione nelle città grandi e piccole (attanagliate dal traffico veicolare) favorendo i mezzi pubblici e la bicicletta, le strade saranno meno intasate e così potranno muoversi con maggiore facilità coloro che hanno il diritto e il dovere di usare automobili, furgoni e camion. Mi riferisco, per esempio, ai mezzi che trasportano persone disabili, alle ambulanze, ma anche ovviamente ai corrieri commerciali e a tutti i mezzi di pubblico interesse.